martedì 1 ottobre 2013

Mettiamoci nei panni di una persona anziana o dei nostri stessi nonni: le generazioni di 40-50 anni fa erano abituate a svolgere attività manuali mentre oggi i giovani sono telematici, "computerizzati", dei veri e propri "nativi digitali" e per riuscire a comunicare con nipoti e pronipoti un anziano deve cercare di avvicinarsi e comunicare con questo mondo sconosciuto e complicato.
Ma cosa succede quando la tecnologia entra , senza possibilità di scelta o replica, nelle loro case, nelle loro vite?
Non tutti sono disposti ad accogliere positivamente tale novità e non tutti riescono a fare uso dei mezzi tecnologici.
Spesso si vedono anziani che a mala pena si accorgono del cellulare che squilla o che non ne riescono a capire il funzionamento e altrettanto spesso rimangono sbalorditi nel sentire racconti di come si giura amore eterno attraverso mezzi di comunicazione di massa come i social-network (es. facebook) mentre ai loro tempi era una rivelazione molto importante che poteva cambiare la vita.
Chissà se sarebbe potuta andare diversamente la triste relazione tra Giulietta e Romeo se avessero potuto comunicare attraverso sms?!


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3 commenti:

  1. Sono pienamente d'accordo con te. Io ho l'esempio di mia nonna che voleva imparare a usare un cellulare ma ancora oggi è convinta che, anche quando è spento, consumi la batteria e il credito!

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    1. Eh diciamo che, come per gli adulti, anche le persone anziane devono essere predisposte all'uso della tecnologia e soprattutto ad imparare ma finchè questa verrà considerata come una "diavoleria" o uno strano "marchingegno" sarà molto difficile.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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